Diffidate dalle imitazioni!!! Chi ti presenta zafferano in polvere, può non essere 100% zafferano del Salento. Questo è uno dei prodotti più antichi del nostro territorio, risalente al 1400 circa, come anche il suo piatto più antico “la Scapece Gallipolina “, nel quale lo zafferano veniva usato per conservare il pesce pescato, da consumare durante l’inverno. Nel Salento, si decise di riprende la sua storia con la produzione di zafferano. Da circa 6 anni noi di TerraNera lo coltiviamo sui terreni di Zollino, dando passione e amore per un intero anno, fino al momento della raccolta manuale dei suoi numerosi e stupendi fiori, per poi estrarre gli STIGMI presenti al loro interno.
Come utilizzare lo zafferano del Salento?
Il miglior modo per utilizzarlo è: inserire 3/5 stigmi in una tazza di acqua o tè caldo, lasciarlo qualche minuto in infusione e poi bere il tutto. Questa tisana è ottima per aiutare la circolazione del sangue, per calmare i dolori mestruali, per metterci di buon umore, ecc… Ma per sprigionare il suo profumo intenso e il suo sapore unico, non ti resta che: chiudere gli STIGMI nella carta forno, passarci sopra un pentolino abbastanza caldo o in alternativa metterlo qualche minuto in forno caldo e come ultimo passaggio sbriciolare gli STIGMI con un cucchiaio. In questo modo avrete ottenuto una polvere colore giallo-arancio. Ora non ti resta che provare!!! Un consiglio? Campanelle di segale allo scoglio e zafferano. Confezione da 2 decimi di grammo.